Che cos’è il sistema di illuminazione “DALI”?
Il protocollo DALI (acronimo inglese di Digital Addressable Lighting Interface - interfaccia di illuminazione digitale indirizzabile) viene usato per riferirsi ad uno standard comune di comunicazione tra un modulo di comando e gli alimentatori e gli attenuatori di luce e che consente di gestire l’intero impianto d’illuminazione tramite l’associazione di un indirizzo all’apparecchio luminoso permettendo, tra le altre cose, una completa gestione della regolazione dell'intensità luminosa e l’individuazione di eventuali malfunzionamenti di ogni singolo apparecchio individualmente.
Il sistema DALI è specificato nello standard internazionale IEC 62386, e nelle nuove specifiche della Digital Illumination Interface Alliance (DIIA) di cui fanno parte oggi i principali costruttori di componenti per l’illuminazione.
Quando nasce e come si evolve lo standard da DALI a DALI-2?
Il sistema Dali è stato lanciato alla fine degli anni ’90 ed è stato sviluppato come standard aperto, universale, versatile, facile da usare, dal costo contenuto e che permette di realizzare sistemi robusti, scalabili e flessibili.
Le caratteristiche di semplicità, convenienza e comodità hanno permesso una rapida diffusione.
Lo standard Dali ha poi visto un grande rinnovamento della sua tecnologia grazie all'applicazione dell’illuminazione a LED. Questa tecnologia completamente rielaborata permette di gestire tramite sensori di movimento e luci, interfacce e rele'.
Lo standard IEC 62386 è stato poi rivisitato alla fine del 2014 per un uso più agevole con il lancio dell’ultima versione DALI-2 e l’introduzione di consistenti miglioramenti e di nuovi comandi e funzionalità.
Una delle modifiche più rilevanti in DALI-2 è l’aggiunta di dispositivi di controllo innovativi non presenti nella versione DALI originaria.
DALI 2 vede l'introduzione della parte 103 per le unità di controllo comprendente nuovi tipi di apparecchi e interfacce di comandi remoti che comunicano sul bus anche in modo attivo.
In questo modo anche i sensori possono comunicare senza una richiesta precedente con gli altri elementi luminosi o sensori di controllo. In precedenza, invece l’unità di controllo doveva continuare a richiedere lo stato dei sensori. Vengono ulteriormente ampliate tutte le funzionalità implementate dagli apparecchi illuminanti, con la definizione di innovativi Device Type.
DALI 2 è stato sviluppato per colmare le lacune di DALI 1 garantendo comunque la compatibilità di tutti gli apparecchi indipendentemente dal produttore.
L’interoperabilità è infatti uno dei capisaldi su cui si basa DALI 2, tutti i meccanismi devono essere testati con un apposito apparecchio per la verifica di tensioni di bus e unità di controllo e tutti i risultati dei test vengono poi trasmessi alla DALI.
In seguito alla verifica positiva sarà consentito l'utilizzo del logo Dali 2.
Come funziona Dali?
Dali è un sistema di tipo master/slave a intelligenza distribuita.
Il dispositivo Master, inizia la comunicazione sul bus mentre i dispositivi Slave ricevono ed eseguono i comandi ricevuti con la possibilità di rispondere con un messaggio che generalmente indica uno stato o una condizione del dispositivo.
In un sistema Dali l’indirizzamento dei comandi può avvenire verso singoli dispositivi, verso gruppi di dispositivi o verso tutti i dispositivi (in modalità broadcast).
Il protocollo di comunicazione e controllo degli impianti lavora con dispositivi di comando e apparati di controllo, ad esempio pulsanti, sensori di luce o rilevatori di presenza.
Non è necessario prestare attenzione alla polarità corretta poiché il sistema non riconosce un polo definito.
La possibilità di operare in gruppi permette grande flessibilità, in quanto l’impianto di illuminazione può essere facilmente riconfigurato mediante una riprogrammazione del software, senza dover modificare fisicamente il cablaggio.
La massima distanza tra due dispositivi DALI è di 300 m, mentre viene lasciata una grande libertà per quanto riguarda la topologia del sistema: è possibile combinare collegamenti di tipo lineare, a stella, a bus o combinazioni di queste mentre non è possibile utilizzare un sistema ad anello.
Una rete DALI può arrivare a contemplare fino a 64 dispositivi indipendenti, organizzati in gruppi da 16 con una linea di controllo bifilare.
Grazie alla linea di comando a due fili, ogni alimentatore è in grado di fornire una risposta sullo stato del dispositivo. Si pensi ad esempio all’informazione di una lampada non funzionante. I rapporti vengono sempre memorizzati nell’alimentatore e rimangono a disposizione del controller.
*Esempio di un sistema di controllo dell'illuminazione DALI
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