Con l'aumento di dispositivi smart e Internet of Things (IoT) nel mercato, il bisogno di DC a basso voltaggio è sempre più in crescita. In particolare, aumentando le performance dei dispositivi finali, aumenta di conseguenza anche la potenza necessaria per alimentarli.
Per tutti quei dispositivi smart home che necessitano di essere collegati direttamente ad una rete elettrica, è fondamentale avere un'alimentatore stabile e affidabile. Ogni malfunzionamento comporterebbe aumenti dei costi dell'energia, un inutile spreco di potenza o semplicemente disagi nell'impianto stesso.
Ecco quindi una piccola guida per sapere a cosa prestare attenzione quando si deve scegliere il giusto alimentatore per applicazioni IoT.
Con IoT si intende tutto quel gruppo di dispositivi concepiti sulla base di diverse di caratteristiche in comune, come intelligenza distribuita, molteplici sensori interconnessi e controlli decentralizzati. In pratica, l'IoT entra in gioco quando spazi, ambienti e oggetti necessitano di essere resi 'smart', incorporando sensori che possono comunicare fra di loro in maniera intelligente.
Questo vale per impianti luce che si possono regolare automaticamente con la presenza dell'uomo, oppure macchine che monitorano il proprio stato di salute o sistemi intelligenti per la domotica che permettono automaticamente di creare routines per il risparmio energetico.
1. EFFICIENZA
L'intera tecnologia, ovviamente, necessita di potenza: sia essa altamente efficiente, con alimentazione a basso consumo in standby e che possa essere usata all'interno di reti con centinaia di sensori intelligenti, dal costo ridotto e dalle dimensioni compatte. Non tutti gli alimentatori sono studiati per essere installati in sistemi IoT. Devono essere efficienti sia a basso carico che a pieno carico e devono essere in grado di gestire veloci transienti e flussi di corrente dinamici, oltre ovviamente a garantire sempre stabilità all'intera rete.
Come tanti altri dispositivi simili, gli alimentatori per IoT necessitano inoltre di un case dalle dimensioni ridotte a prezzi contenuti.
2. SICUREZZA
Le interferenze elettromagnetiche (EMI) possono condizionare i circuiti attraverso induzioni elettromagnetiche, accoppiamento elettrostatico o conduzione, riducendo drasticamente le performance dell'intera rete. In questo caso è necessario optare per dispositivi di alimentazione certificati secondo CISPR32/EN55032 Class B.
La sicurezza è un importante fattore da considerare quando si deve scegliere un alimentatore ad uso IoT. In caso di irregolarità o protezioni inadeguate dell'alimentatore, si potrebbe incorrere in un cortocircuito che possa esporre sia i dispositivi che gli utilizzatori alla corrente diretta, mettendo a rischio così anche la vita. Anche il più piccolo degli imprevisti può inficiare l'intera rete, causando malfunzionamenti di ogni tipo.
3. SOSTENIBILITA'
Facendo le dovute valutazioni, il numero totale di dispositivi IoT connessi fra loro può solo aumentare nel prossimo futuro, raggiungendo l'elevato numero di ben 43 miliardi entro il 2023. Per tale ragione è necessario anche avere un occhio di riguardo affinchè i circuiti utilizzati possano essere il più sostenibili ed efficienti possibili.
L'alimentazione è uno degli elementi principali per la progettazione di device IoT. Senza il giusto apporto di energia, un'abitazione smart potrebbe smettere di funzionare o presentare malfunzionamenti di ogni tipo. Per garantire sufficienti livelli di sicurezza, è importante acquistare alimentatori affidabili e duraturi, progettati ad hoc per l'IoT.
Mornsun, per esempio, offre un'intera gamma di prodotti studiati appositamente per applicazioni IoT. In particolare la serie LD-R2 offre convertitori compatti e dal basso costo, ottimi per risparmiare spazio in fase di installazione.
La serie LS-R3, inoltre, offre dispositivi dall'alta efficienza con circuiti periferici flessibili, perfetti per soluzioni a basso costo.
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