In un'era in cui le varie tecnologie si evolvono a vista d'occhio, soprattutto negli ultimi anni da quando la pandemia è espolosa, i prodotti 3C sono diventati oggetti che ognuno di noi porta inevitabilmente appresso. Eppure, nonostante i continui miglioramenti sia lato performance che lato design, i prodotti possono variare di molto fra di loro.
Per esempio i Macbook di ultima generazione offrono porte di Tipo-C per la ricarica mentre le Micro-B precedentemente installate nella maggior parte dei dispositivi Android sono ormai sostituiti dalle più moderne porte di Tipo-C.
E' ormai quindi essenziale conoscere le principali caratteristiche di questa tecnologia per sapere come distinguere i vari prodotti sul mercato.
Cos'è la
Con USB-C, conosciuta anche come USB di Tipo-C, ci si riferisce ad uno specifico connettore appartenente all'interfaccia Universal Serial Bus (USB) ed è la più importante e principale porta di ricarica per dispositivi Android.
La diffusione di tale porta è iniziata dopo che i protocolli USB 3.1 e USB-PD furono accettati dalla maggior parte dei produttori di smartphone a partire dal 2013 (con Apple che seguì a ruota con l'implementazione delle porte sulla serie dei Macbook Pro del 2015).
Ad oggi, secondo il 'Report 2021 USB Tipo-C' di Ombia, circa l'80% dei notebook e il 50% degli smartphone offrono porte di Tipo-C.
Quali sono i vantaggi della
Com'è stato possibile che la USB di Tipo-C diventasse così popolare in così poco tempo? Ecco alcune ragioni di tale successo:
- Connettore reversibile: il formato di Tipo-C permette l'inserimento del terminale in entrambi i versi, a differenza del precedente Micro-B che aveva uno specifico verso di inserimento. Tale caratteristica permette un utilizzo sensibilmente più semplice.
- Ricarica rapida e trasferimento dati ad alta velocità: con il passare del tempo la USB-PD (USB Power Delivery) è maturata gradualmente. Detto in maniera semplice, la USB-PD è stata la soluzione che ha permetto il passaggio dalla semplice carica al passaggio dati, con una soluzione 2-in-1 pronta all'uso. Da quando tale soluzione è entrata in vigore, sia la trasmissione dei dati che la velocità di ricarica sono migliorati nel tempo rispetto ai primi lanci sul mercato.
- Supporto su Policy: durante l'ottobre 2022, il parlamento europeo ha formalmente passato la legislazione per un 'caricatore mobile comune', definendo che a partire dalla fine del 2024 tutti i device elettronici venduti in EU debbano essere equipaggiati con una porta di Tipo-C per permettere ai consumatori un maggior risparmio e una maggiore protezione
Leggendo i punti sopra riportati, risulta facile capire il perchè le porte USB-C siano diventate tanto diffuse e versatili, permettendo così che i consumatori non debbano avere più a che fare con un'eccessiva vastità di cavi da cui scegliere.
Cosa prendere in considerazione per l'acquisto di un prodotto
Dunque, come possiamo scegliere il prodotto più adatto alle nostre esigenze?
Diversi caricatori, con diverse forme e dimensioni, posso confondere la maggior parte delle persone e molte volte le scelte sono fatte sulla base del prezzo di vendita, portando così ad un pentimento nel post-acquisto a causa di un mancato approfondimento.
Alla luce di queste considerazioni, ecco alcuni punti chiave su cui focalizzarsi e che possano aiutare il consumatore a fare una scelta più ponderata.
Punto 1. Scegli un marchio affidabile.
Ricaricare un device con alimentatori non qualificati può portare a danneggiamento del device stesso e incidenti durante la fase di ricarica. Quando si deve scegliere un prodotto USB di Tipo-C, è essenziale selezionare un modello prodotto da un marchio affidabile e certificato.
Punto 2. La velocità di trasferimento dei dati.
La velocità di trasferimento dei dati è un altro punto chiave per la scelta di un prodotto, e sapere le differenze fra i prodotti che adottano USB 2.0, 3.0, o 3.1, con velocità rispettive di 480Mbps, 5Gbps e 10Gbps, risulta quantomeno essenziale per poter prendere la decisione giusta, senza compromettere il futuro utilizzo del device.
Punto 3. Abitudini personali.
Ogni persona ha le proprie abitudini quando si tratta dell'utilizzo di un caricatore. Alcuni possono per esempio preferire l'utilizzo del telefono mentre è in carica. In tale scenario, bisognerebbe considerare le giuste protezioni fra i connettori e i cavi di trasferimento per assicurare sempre un utilizzo prolungato e sicuro.
Inoltre, dal momento che non tutti i prodotti supportano la USB di Tipo-C, è assolutamente essenziale verificare le specifiche del modello dall'altro capo del cavo, in modo tale che non si creino problematiche in fase di utilizzo, rendendo quindi inutile e dannoso l'acquisto.
FAQ su caricatori di tipo
Qual è la differenza fra USB PD e USB QC?
Ci sono due tipi di USB per la ricarica rapida: PD e QC. La principale differenza risiede nel fatto che il primo raggiunge i 100W mentre il secondo è in grado di raggiungere i 240W. Nonostante ciò, le periferiche Apple (per esempio) non supportano la ricarica QC. Per questo caso è importante evitare di comprare alimentatori e caricatori che non offrono le performance richieste.
Quali sono gli input e gli output dei dispositivi di Tipo-C?
Ad oggi molti caricatori USB Tipo-C sono targati 100W SPR (Standard Power Range); secondo le specifiche del USB di Tipo-C 2.1 rilasciate dalla USB-IF nel 2021, la massima potenza che può essere erogata è 240 EPR (Extended Power Range).
Il consumatore, in tal caso, potrebbe trovare la dicitura 'EPR 240W' con il relativo logo sul prodotto.
C'è un'organizzazione che certifichi i caricatori di Tipo-C?
Assolutamente si. Un caricatore di Tipo-C viene trattato come una PSU esterna indipendente e quindi adotta il PSU Safety Standard Certification (semplicemente il certificato di sicurezza) sotto la IEC 62368. Gli standard di sicurezza nelle diverse regioni del mondo sono tutte basate sullo standard IEC 62368 ma con piccole differenze. Le certificazioni più comuni sono UL (USA), TUV (EU), JET (Giappone) e CCC (Cina).
I caricatori sono classificati per il consumo di potenza nello stesso modo in cui lo sono i dispositivi elettronici ad uso domestico?
Si. Nella società di oggi, che valorizza l'attenzione verso l'ambiente, ottenere il minimo consumo di potenza mantenendo alte le performance è il trend principale fra tutti i dispositivi elettronici. Un eccessivo consumo di potenza impatta sia sull'ambiente che sui dispositivi stessi. Vi suggeriamo caldamente prodotti che abbiano un livello di efficienza certificato DOE.
I nostri
Consulta i nostri prodotti a catalogo, selezionando il dispositivo più idoneo alle tue richieste.